Frequentemente vengono riportate nell’opinione pubblica informazioni errate o parziali che contribuiscono a creare un’idea falsata del progetto Parc Adula. In questa rubrica offriamo regolarmente le nostre puntualizzazioni.
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Il contratto di Parco Nazionale ha una durata di 10 anni, rinnovabile o meno dopo questo lasso di tempo.
Per saperne di più:
→ Cos’è la Charta
→ Quanto dura il Parco? Dieci anni
La zona periferica di un parco nazionale è uno spazio vitale ed economico per la popolazione residente, essa circonda interamente la zona centrale. In tal senso la sua funzione consiste nel creare un «cuscinetto» attorno alla zona centrale e alla natura in essa contenuta.
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Assolutamente no, la zona periferica non comporta limitazioni concrete. Le regolamentazioni giuridiche esistenti continueranno a essere valide.
Per saperne di più:
→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Sviluppo regionale
→ Quanto dura il Parco? Dieci anni
La zona periferica ha come scopo quello di promuovere i circuiti di creazione di valore a livello regionale, incrementare l’offerta del parco per un turismo orientato alla natura e alla cultura e dare il via a un’interconnessione tra le regioni. L’obiettivo è, attraverso il riconoscimento come parco nazionale, di rafforzare e, se possibile, assicurare a lungo termine lo sviluppo demografico ed economico dei comuni del parco, curando inoltre in modo particolare la natura e la cultura esistenti. Già oggi la zona periferica può contare su più di 80 progetti promossi o sostenuti dal Parc Adula.
Per saperne di più:
→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Sviluppo regionale
→ Perimetro: zona centrale e periferica
Le disposizioni contenute nel piano direttore cantonale. Con l’approvazione dei piani direttori da parte del Consiglio federale, vengono stabiliti in modo vincolante per tutte le autorità – dalla Confederazione ai due Cantoni, fino ad arrivare ai Comuni – da un lato le limitazioni e, dall’altro, gli obiettivi e i principi del parco, come ad es. il fatto che la zona periferica non comporta nuove limitazioni. Le clausole di disdetta nel contratto del parco.
Il contratto del parco può essere disdetto, ad es. qualora le condizioni giuridiche quadro dovessero cambiare in modo sostanziale rispetto ad oggi oppure qualora il finanziamento dell'esercizio del parco da parte della Confederazione e dei Cantoni non fosse più garantito a causa di pacchetti di misure di risparmio.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Sviluppo regionale
→ Comuni
→ Quanto dura il Parco? Dieci anni
I perimetri della zona centrale e di quella periferica sono stati stabiliti sulla base della proposta dei comuni. Al fine di rispettare i requisiti di legge, in particolare per evitare conflitti di utilizzo, in diverse zone le delimitazioni sono state ulteriormente modificate, sia sulla base di proposte di soluzione dei gruppi di lavoro che sulla base di feedback dei servizi specializzati cantonali e della Confederazione.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Enti pubblici
→ Gruppo operativo
→ Team
→ Gruppi di lavoro
SÌ. I rustici e i maggenghi esistenti sono soggetti a tutela ed è consentito preservarli e ristrutturarli nella misura attuale. L’ente responsabile del parco sostiene i miglioramenti dell’approvvigionamento elettrico (ad es. impianti solari) e dei sistemi di approvvigionamento e smaltimento (trasporti, rifiuti). Non sono invece consentiti ampliamenti e cambi della destinazione d’uso.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Gruppi di lavoro
SÌ. Sono previsti indennizzi per le cosiddette “rinunce all'utilizzo dimostrabili”. Gli indennizzi sono previsti per la fase di esercizio del parco. L’ammontare degli incentivi viene definito insieme agli interessati e all’ente responsabile del parco sulla base di criteri trasparenti.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Parc Adula nr.4 – Alpeggi e agricoltura
→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Progetti
Assolutamente SI. La pastorizia potrà ancora essere praticata nella Zona centrale.
In particolare, a proposito dell’Altipiano della Greina, i perimetri di pascolo per le pecore presenti nella proposta di Charta sono stati elaborati, su mandato dell’Associazione Parc Adula, dallo studio privato GeOs (André Matjaz) in stretta collaborazione con i contadini. Il guardiacaccia locale è stato consultato durante l’elaborazione del concetto di pascolo e la definizione dei perimetri. I perimetri di pascolo scaturiti dai lavori, garantiscono un miglioramento della qualità degli spazi vitali della pernice bianca, degli stambecchi e dei camosci, ed evitano possibili trasmissioni di malattie tra animali da reddito e selvaggina. Non è prevista alcuna sanzione nel caso alcune pecore escano dalle aree designate. I rangers di Parc Adula, se noteranno eventuali sconfinamenti, potranno dare una mano e aiutare i contadini a ricondurre le pecore uscite all’interno delle aree di pascolo.
I perimetri di pascolo presenti nella Charta sono stati sottoposti ed approvati dai proprietari dei terreni interessati dalla pastorizia.
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→ Parc Adula nr.4 – Alpeggi e agricoltura
→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Sviluppo regionale
→ Progetti
I contributi dei Comuni dipendono dal numero di abitanti. Tuttavia il contributo è limitato a CHF 10’000 all’anno anche per i Comuni con un elevato numero di abitanti. Sono attesi complessivamente contributi della Confederazione e dei Cantoni per un ammontare complessivo di ca. 4 milioni. CHF 6.– per abitante allʼanno. Il contributo così calcolato verrà regolamentato in modo tale che si collochi tra un minimo di CHF 1ʼ000.– e un massimo di CHF 10ʼ000.– allʼanno.
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→ Come sarà finanziato
→ Come sarà gestito
→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Comuni
→ Quanto dura il Parco? Dieci anni
Con l’andare degli anni il parco attirerà un numero sempre maggiore di ospiti alla ricerca di offerte sostenibili. Ciò avrà effetti sull’economia locale, in particolare sul settore alberghiero e le offerte ad esso correlate. Impianti di risalita, offerte escursionistiche, mezzi di trasporto pubblici ecc. registreranno un maggior numero di utenti. Tali turisti saranno caratterizzati dal fatto di voler consumare prodotti locali, con un conseguente incremento delle vendite. La crescita economica comporterà anche migliori possibilità di trovare lavoro nella regione.
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→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Sviluppo regionale
→ Comuni
→ Quanto dura il Parco? Dieci anni
Il marchio di “Nationalpark, Parco nazionale, Parc naziunal” è un marchio registrato che la Confederazione assegna all’ente responsabile del parco. Il marchio di parco nazionale viene assegnato per un periodo di 10 anni se il parco soddisfa i criteri e i requisiti previsti ed è garantito con opportune misure a lungo termine.
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Nel 2017 la popolazione dei 17 Comuni voterà per decidere se il Parc Adula dovrà diventare ufficialmente il più grande parco nazionale della Svizzera. Dal punto di vista giuridico, il Parc Adula si richiama a un articolo della Legge sulla protezione della natura e del paesaggio (RS: 451) e alla relativa Ordinanza sui parchi (RS: 451.36). L’articolo 9 di tale ordinanza stabilisce che il marchio “Parco” viene conferito per un periodo di dieci anni. L’articolo 8 della stessa ordinanza prevede che il rinnovo non può avvenire automaticamente, bensì solo dietro presentazione di una domanda che deve essere presentata alla Confederazione dall’ente responsabile del parco (con tutti i necessari allegati).
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→ Comuni
→ Cos’è la Charta
→ Quanto dura il Parco? Dieci anni
Il Parc Adula sostiene progetti correlati all’idea di un parco nazionale di nuova generazione. Con ciò intendiamo un’economia sostenibile, nonché progetti e idee ecologici e strettamente legati alla cultura locale. Alcuni esempi sono i lavori sulle selve castanili, un Gastrofestival e il risanamento di un muro a secco: tutti progetti che creano valore aggiunto per le regioni.
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→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Sviluppo regionale
→ Progetti
Sì. In base all’Art. 4.2.b. del Regolamento per la zona centrale, che viene posto in consultazione pubblica, “L’ammissibilità di modifiche edilizie e di parziali modifiche dell’utilizzazione di capanne esistenti e edifici alpestri (incluse nuove costruzioni complementari o nuove costruzioni sostitutive) è determinata in base ai relativi concetti di gestione”.
Le capanne aperte al pubblico hanno una funzione importante nell'esercizio del parco: se necessario possono essere quindi ampliate, ad esempio se ciò serve a uno stoccaggio volto a risparmiare trasporti o può oggettivamente essere giustificato da auspicate funzioni supplementari per l'educazione ambientale.
Per saperne di più:
→ Capanne alpine
→ Parc Adula nr.3 – Mobilità e sentieri
→ Risanamento: sentiero Zapport
→ Sulle tracce del Reno posteriore sino al ghiacciaio del Paradiso
→ Greina Alta
→ Il tempo e le sentinelle alla Capanna Michela
→ Medelserhütte: Franz Hohler – Immer höher
Certamente. Le escursioni, le passeggiate e i tour con le racchette da neve e le pelli di foca saranno permessi. Nella zona centrale del Parc Adula vigerà tuttavia un obbligo di utilizzo dei sentieri, come di consueto nelle riserve naturali protette percorribili. Sarà permesso sostare a bordo sentiero e osservare la natura. Attorno alle capanne della zona centrale, così come in diversi punti d’interesse lungo i percorsi, verranno contrassegnate delle aree di sosta, in modo tale che i visitatori possano ristorarsi, riposare e giocare liberamente. Al contrario del Parco Nazionale Svizzero in Engadina, la zona centrale del Parc Adula sarà accessibile anche in inverno.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Parc Adula nr.3 – Mobilità e sentieri
→ Natura e paesaggio
Si, ci saranno dei ranger, ma solo nel senso di guide, non con funzioni di sorveglianza di polizia. L’associazione Parc Adula non comminerà multe. Gli obblighi di sorveglianza di polizia, come già avviene oggi, verranno invece assolti dagli organi comunali e cantonali competenti. I ranger, specificamente formati, spiegheranno ai visitatori della zona centrale le regole da rispettare (tali regole verranno ovviamente anche pubblicate e rese note in modo adeguato agli ingressi del parco), motivandoli a un atteggiamento rispettoso e attento nei confronti della natura della zona centrale.
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→ Un parco nazionale di nuova generazione
→ Parchi Svizzeri: che cos’è un parco
Gli alpeggi già esistenti potranno continuare ad essere utilizzati. Per ogni alpeggio sarà stilato un piano di gestione e di pascolo, con una chiara delimitazione delle superfici adibite a pascolo e ottimizzazioni dello sfruttamento. Al momento è in corso uno studio approfondito delle superfici adibite alla pascolazione; i risultati di questo studio saranno pronti nel corso del 2015 e saranno parte integrante della Charta del parco, a sua volta disponibile a tutta la popolazione.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Parc Adula nr.4 – Alpeggi e agricultura
→ Natura e paesaggio
→ Sviluppo regionale
La pesca sarà vietata in tutta la zona centrale. Tuttavia, per il Lagh da Stabi, sarà probabilmente necessario fare un’eccezione. Qui vive una popolazione della trota di lago americana (Salvelinus Namaycush) che mette in pericolo la fauna autoctona. Sterminare questa specie estranea non è possibile senza mettere a rischio la restante fauna del Lagh da Stabi. Attualmente è in corso la valutazione di una soluzione idonea e proporzionata in collaborazione con l’amministrazione cantonale della caccia e della pesca. L’obiettivo è di individuare una soluzione che permetta di integrare il Lagh da Stabi nella zona centrale.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Gruppi di lavoro
La caccia non sarà permessa nella zona centrale. Attualmente circa il 70% della zona centrale è già bandita federale o cantonale. Come dimostrato dalle statistiche ufficiali sulla caccia, già oggi i prelievi nel territorio del Parc Adula avvengono in prevalenza fuori dai confini della prevista zona centrale e le limitazioni ad essa legate andranno ad incidere in maniera minima sui cacciatori. Solo in casi eccezionali saranno possibili interventi venatori nella zona centrale per prevenire gravi danni da selvaggina. La zona periferica non sarà invece toccata da alcun tipo di regolamentazione aggiuntiva a quelle già vigenti.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Parc Adula nr.2 – La caccia
→ Gruppi di lavoro
L’utilizzo degli alpeggi favorisce la ricchezza di flora e fauna e contribuisce alla creazione di molteplici strutture che offrono un habitat ideale per svariate specie vegetali e animali.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Parc Adula nr.4 – Alpeggi e agricultura
→ Natura e paesaggio
→ Sviluppo regionale
Innanzittutto bisogna tener presente che la regolamentazione proposta toccherà solo la zona centrale del parco nazionale – quindi un’area limitata, prevalentemente sopra i 2000 metri di altitudine e in gran parte già soggetta ad un groviglio di regole federali, cantonali e comunali. In questa zona troviamo l’altopiano della Greina, la riserva del Trescolmen e una delle sorgenti del Reno. Questa regolamentazione non intende vietare l’accesso alle persone – tutt’altro – si intende però attutire l’impatto che questa presenza umana potrebbe avere su alcune specie che altrimenti abbandonerebbero la regione.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
→ Parc Adula nr.3 – Mobilità e sentieri
→ Natura e paesaggio
La gestione dei grandi predatori è regolata a livello nazionale per tutta la Svizzera. Anche nel Parc Adula la gestione dei grandi predatori spetta alle autorità responsabili.
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→ Natura e paesaggio
Secondo le attuali norme, la zona centrale di un parco nazionale nell’arco alpino è un’area di almeno 100 km² nella quale è garantito il libero sviluppo della natura con un influsso umano ridotto al minimo. La zona centrale del Parc Adula è situata nel cuore del territorio parco.
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→ Perimetro: zona centrale e periferica
Si. La ricerca di minerali e cristalli è parzialmente consentita in alcuni comparti della zona centrale (Art. 10.2 Regolamento della zona centrale) a determinate condizioni restrittive in deroga al divieto di raccolta vigente nella zona centrale (Art. 17 cpv. 1 lett. g OPar). Oltre alle limitazioni di tempo e luogo vi sono delle condizioni da rispettare. Rispetto alla proposta posta in consultazione è stato inserito il principio del contingentamento con l’obiettivo di una riduzione dell’attività a lungo termine.
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I cani saranno i benvenuti in oltre 1’100km² della zona periferica di Parc Adula, dove non vi saranno nuove limitazioni. Nei rimanenti 145km² della zona centrale di Parc Adula i cani non saranno invece permessi, fatta eccezione per i cani da lavoro, i cani da capanna e i cani dei proprietari di rustici, che potranno portare con sé il proprio animale fino al rustico, tenendolo al guinzaglio. Occorre ricordare che la zona centrale è un territorio in alta quota, principalmente formata da cime e rocce e non rappresenta quindi l’habitat ideale per i nostri animali domestici. Inoltre la loro presenza costituirebbe un disturbo per la selvaggina che vive a quelle altitudini.
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→ Parc Adula nr.2 – La caccia
→ Parc Adula nr.4 – Alpeggi e agricoltura
→ Perimetro: zona centrale e periferica
I cani da pastore sono cani da lavoro, formati appositamente; in tal senso sono necessari affinché il pastore possa svolgere il suo lavoro grazie al proprio cane.
Per saperne di più:
→ Parc Adula nr.2 – La caccia
→ Parc Adula nr.4 – Alpeggi e agricoltura
→ Perimetro: zona centrale e periferica
La gestione di strade, edifici privati e pubblici nella zona periferica rimane di competenza dei Comuni (e dei Cantoni, nel caso, per esempio, delle strade cantonali). Parc Adula non eserciterà alcun ruolo nel rilascio dei permessi di costruzione.
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Assolutamente sì. Le capanne rappresentano un importante elemento della cultura, della tradizione e della vita di montagna e sono fondamentali nell’ottica di un parco nazionale di nuova generazione. La loro presenza e il loro approvvigionamento saranno pertanto garantiti e promossi, sia nella zona periferica che in quella centrale.
Nel corso del 2014 l’Associazione Parc Adula, tramite i social media, ha dato grande visibilità alle capanne presenti sul territorio. Ha inoltre bonificato il sentiero che porta alla Zapporthütte, ha organizzato eventi alla Capanna Motterascio e alla Medelserhütte e sostenuto finanziariamente la Capanna Buffalora per l’installazione dell’impianto fotovoltaico, integrato nei lavori di ristrutturazione. Non da ultimo, Parc Adula ha aderito all’iniziativa Greina Alta, un percorso che prevede pernottamenti in 3 capanne a ridosso della Greina: la Medelserhütte, la Capanna Motterascio e la Läntahütte.
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→ Capanne alpine
→ Parc Adula nr.3 – Mobilità e sentieri
→ Risanamento: sentiero Zapport
→ Sulle tracce del Reno posteriore sino al ghiacciaio del Paradiso
→ Greina Alta
→ Il tempo e le sentinelle alla Capanna Michela
→ Medelserhütte: Franz Hohler – Immer höher
Assolutamente sì. Una volta trascorsi i primi 10 anni, il progetto deve essere prorogato con una nuova votazione popolare. Il Parc Adula si basa sul contratto del parco, il quale ha una durata di 10 anni. Alla scadenza un comune può decidere di non prorogare il contratto.
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→ Cos’è la Charta
→ Quanto dura il Parco? Dieci anni
Solo e unicamente i cittadini residenti e con diritto di voto nei 17 Comuni. Il contratto che i Comuni stipuleranno con la Confederazione per il rilascio del marchio “Parco nazionale” ha una durata di 10 anni. Al termine di questo periodo le comunità coinvolte potranno, se lo desiderano, confermare la loro partecipazione al Parco nazionale o abbandonare il progetto.
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→ Comuni
Gli organi costituenti il Parc Adula sono l’Assemblea e il Gruppo operativo. In essi siedono solo ed esclusivamente i rappresentanti dei 17 comuni, dei patriziati, e delle organizzazioni regionali. Dall’Associazione Parc Adula sono esclusi i rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni.
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→ Assemblea
→ Gruppo operativo
→ Team
→ Commissioni
→ Gruppi di lavoro
Assolutamente NO. Parc Adula nasce dalla volontà di alcuni nostri convallerani, provenienti dalle 5 regioni, che nell’anno 2000 si ritrovarono con l’intento di esplorare la possibilità di creare un Parco Nazionale.
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→ Antefatto
La popolazione avrà la possibilità di esprimersi durante la procedura di consultazione pubblica nella seconda metà 2015. La data precisa della votazione sul Parc Adula sarà resa nota nel corso del 2015..
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